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    B_NORM    
    view post Posted on 7/3/2012, 16:37 by: izolanoReply
    Benedetto XVI ha rinnovato il mandato del cardinale alla guida dei vescovi italiani. Lui: ''Sono profondamente emozionato''

    fonte adn kronos

    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/...3059980516.html

    Tags:
    Bagnasco,
    Benedetto XVI,
    CEI
    Comments: 0 | Views: 42Last Post by: izolano (7/3/2012, 16:37)
     

    B_NORM    
    view post Posted on 24/7/2011, 10:11 by: izolanoReply
    I lettori dell'Avvenire protestano contro gli spot Sky su santi e miracoli di queste settimane consdierati "offensivi per coloro che si professano cattolici" . Risponde concordando con il loro malumore il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, "Scherza con i fanti e lascia stare i santi. E' saggezza antica, sempre attuale e imprescindibile". Di cattivo gusto in particolare "la statua di Totti, che suda e fa urlare al miracolo". "Certo - ammette Tarquinio - nello spot di Sky Italia non c'e' acredine ed emerge, caso mai, una certa voglia di far vibrare corde sensibili nell'animo degli italiani. Ma l'esercizio e' spericolato, e finisce per ferire tanti e disturbare tantissimi".

    Tags:
    blasfemia,
    CEI,
    società
    Comments: 0 | Views: 45Last Post by: izolano (24/7/2011, 10:11)
     

    B_NORM    
    view post Posted on 23/2/2011, 12:28 by: izolanoReply
    "Bertone non vada dal premier" sui giornali delle diocesi la rivolta del mondo cattolico
    di La Rocca Orazio

    "Mubarak e sua nipote"; "Fermiamo la macchina del fango"; "Cardinale, non incontri il premier"; "Se non ora, quando? Migliaia in piazza"... Sono solo alcuni dei titoli degli editoriali dei settimanali diocesani questi giorni in edicola dedicati a Berlusconi. Che testimoniano la "rivolta" morale sul caso Ruby e sui festini di Ar-core scoppiata nella base cattolica col placet dei vescovi. Sono gli editoriali dopo la manifestazione delle donne e il rinvio a giudizio del premier. Un severo atto d'accusa che arriva dalle Chiese locali attraverso i periodici della Fisc (la Federazione italiana settimanali cattolici): 188 giornali che distribuiscono oltre un milione di copie nelle diocesi, nelle parrocchie, nei conventi e nelle comunità monastiche. Tra i più indignati La Voce del Popolo (Brescia), che pubblica una lettera-appello al segretario di Statovaticano Tarcisio Bertone ("Cardinale, non incontri il premier") per chiedergli di non partecipare con Berlusconi alla celebrazione dei Patti Lateranensi, perché «la situazione morale e politica, i dubbi (poco dubbi per la verità) sulla moralità e il rispetto della le b: e della nostra classe politica impongono scelte coraggiose da parte di chi dovrebbe guidare i fedeli...». Bertone—come si sa — poi ha visto il premier il 18 febbraio (un incontro freddo e senza faccia a faccia), ma è significativo che una delle diocesi italiane più importanti, Brescia, non abbia censurato una voce contraria. Grande attenzione alla manifestazione delle donne del 13 febbraio. "Dignità al femminile per risalire", titola l'Unione Monregalese (Mondovì) che racconta l'appello "Se non ora, quando?" lanciato domenica scorsa «anche a Mondovì, pervedere restituita la dignità piena all'universo femminile deturpato da messaggi insistiti sulla bellezza esibita in modo sfacciato, sulla sessualità irresponsabile, sulla compravendita del corpo». Ancheil CorrierediSaluzzotitola"Se non ora quando, migliaia in piazza" e parla di una «manifestazione rigorosamente apartitica e senza bandiere, ma inevitabilmente caratterizzata da slogan e battute con espliciti riferimenti alla vicenda Berlusconi-Ruby e al bunga-bunga», col premier «additato più come cattivo esempio da non imitare che come avversario politico da sconfi ; ere». Trai più severi i due settimanali di Torino: II Nostro Tempo elogia l'intervento di suor Eugenia Bonetti al palco di piazza del Popolo ("Nelle parole di una suora il senso di un grande basta"); e La VocedeìPopolo, chededicaalpremier due articoli: su Ruby, parlando di "Mubarak, e sua nipote", e sul rinvio a giudizio ("Verso il rinvio..."). Il Cittadino (Lodi) lancia un appello a reagire all'ondata di «fango evergogna» invitando a«toglierci le pantofole» eag...

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    Berlusconi,
    CEI,
    Chiesa cattolica
    Comments: 0 | Views: 47Last Post by: izolano (23/2/2011, 12:28)
     

    B_NORM    
    view post Posted on 26/1/2011, 00:42 by: izolanoReply
    di MASSIMO FRANCO

    Forse, la considerazione più amara riguarda il presagio di sconfitta che accompagna tutti i protagonisti Dire, come fa il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che comunque vada a finire «nessuno ricaverà motivo per rallegrarsi né per ritenersi vincitore» mostra tîna consapevolezza acuta dei rischi che si corrono. Per Berlusconi, c'è quello di sopravvivere malamente ad un'inchiesta che sfigura il suo profilo. Per gli avversari e per la Procura di Milano, di essere associati ad una dogica conflittuale» che nega l'equilibrio fra istituzioni. La relazione di ieri ad Ancona è stata la prima analisi ufficiale dei vertici dell'episcopato cattolico dopo l'ennesimo scandalo sulla vita intima del premier. E riflette non solo la posizione dei vescovi ma del Papa, incontrato da Bagnasco sabato scorso. Conferma la volontà di sottolineare in modo esplicito «il disagio morale» provocato dalle notizie di «comportamenti contrari al pubblico decoro»; e di «stili non compatibili con la sobrietà e la correttezza». Insomma, pur senza essere citato Berlusconi viene evocato e criticato. Ma il presidente della Cei è attento a non oltrepassare i limiti della sua competenza. E dunque evita di offrire sponde all'opposizione.

    E l'Italia intera ad essere additata con preoccupazione e quasi angoscia: la stessa del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Bagnasco cita la «disciplina e l'onore» che l'articolo 54 della Costituzione richiede a chi ha funzioni pubbliche. Ma allude anche all'«ingente mole di strumenti di indagine» usati dai magistrati; e «qualcuno si chiede», aggiunge, «a che cosa sia dovuta». E un tentativo di tenere conto di ogni aspetto della vicenda: incluse le perplessità sui metodi della magistratura_ La Cei vuole star fuori dalla mischia. Osserva con preoccupazione poteri che da anni si guardano con diffidenza e «si tendono tranelli».

    È l'Italia dell'impasto mici-diale fra debolezza etica e fibrillazione politica. Su questo, le parole di Bagnasco vanno oltre il turbamento espresso nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica. Fotografano una società destinata ad essere segnata da ferite profonde; sballottata da conflitti che ripropongono all'infinito il passaggio da una situazione abnorme all'altra. Per questo c'è un invito a «fermarsi tutti, e in tempo»; e si chiede che venga fatta rapidamente chiarezza «nelle sedi appropriate». Affiora il timore di una sfasatura fra la nazione ed i suoi rappresentanti. E la cautela delle reazioni lascia capire che le parole sono andate a segno. Bagnasco non poteva parlare diversamente, viste le pressioni provenienti dal mondo cattolico. Ma non ha avanzato richieste «politiche», né offerto pretesti per utilizzare le ultime due pagine delle quattordici della «prolusione»: quelle riferibili all'inchiesta sulla ragazza marocchina, per la quale Ber-lusconi è stato indagato. Da ieri, però, palazzo Chigi sa che la Cei cont...

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    Berlusconi,
    CEI,
    Chiesa cattolica,
    morale,
    politica,
    Vaticano
    Comments: 0 | Views: 43Last Post by: izolano (26/1/2011, 00:42)
     

    B_NORM    
    view post Posted on 29/8/2010, 19:05 by: izolanoReply
    ''Da un parte l'auspicio che tutti facciamo e' che si risolva la vertenza Fiat nel modo migliore per tutti, dall'altra parte le parole che il Capo dello Stato ha detto mi pare siano proprio una linea di azione valida per tutti''. E' stato stamani a Genova l'invito dell'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, fatto a margine delle celebrazioni per il 520/mo anniversario dell'apparizione della Madonna della Guardia.

    Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva esortato affinche' sui ''tre lavoratori licenziati poi reintegrati a Melfi si rispetti la decisione dei giudici''.

    ''L'equilibrio demografico non solo e' necessario alla sopravvivenza fisica di una comunita', che senza bambini non ha futuro, ma e' anche condizione per quella alleanza tra generazioni che e' essenziale per una normale dialettica democratica'' ha affermato.

    ''Anche per questo - ha ricordato l'arcivescovo di Genova - la Chiesa da molto tempo va dicendo che, in Occidente, dietro ad una bassa demografia sta una catastrofe culturale grave''.

    ''La scarsita' di bambini - ha proseguito il presidente della Cei - significa non solo un futuro autunnale, ma gia' ora crea squilibri tra le generazioni, causa una poverta' educativa non solo perche' noi adulti siamo sottratti al compito di educare, ma anche perche' non siamo piu' educati noi stessi. I ragazzi e i giovani, infatti, ci costringono a metterci in discussione; ci provocano a uscire da noi che, per eta' e acciacchi, tendiamo a ripiegarci sui nostri bisogni immediati''.

    ''Non sono solamente i genitori che, avendo dei figli, devono cambiare prospettive e stili, devono pensare e organizzarsi in rapporto ai figli nelle diverse eta' - ha osservato il prelato -. E' la societa' nel suo insieme che deve pensarsi e organizzarsi in tal senso. Per assurdo, una societa' senza bambini e ragazzi, cosi' come una societa' senza anziani, sarebbe gravemente mutilata, non potrebbe funzionare''.

    ''Una nuova classe politica, cristiana nei fatti non nelle parole, e' un richiamo da sempre. Fa parte della fede di ogni credente essere in modo intelligente coerente con la propria fede e presente nelle diverse responsabilita' sociali, civili e politiche'' ha dichiarato l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
    ''E' indubbio - ha indicato il cardinale Bagnasco - che anche il mondo politico abbia bisogno sempre di presenze qualificate e coerenti; sia quelle che ci sono in questo momento, come quelle di ieri e come quelle di domani. Presenze qualificate affinche' la storia proceda''.

    Sono stati migliaia i pellegrini giunti dall'alba al Santuario della Madonna della Guardia, sul monte Figogna nell'entrot...

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    CEI,
    Chiesa cattolica,
    società
    Comments: 0 | Views: 46Last Post by: izolano (29/8/2010, 19:05)
     

    B_NORM    
    view post Posted on 31/8/2009, 15:36 by: izolanoReply
    «Un attacco virulento e basso», dicevano l’altro giorno in Vaticano, «disgustoso e molto grave », ha sillabato ieri il cardinal Bagnasco. Gli articoli del Giornale berlusconiano contro il direttore di Avvenire Dino Boffo, con tanto di accusa a cardinali come Ruini e Tettamanzi che avrebbero saputo e coperto il presunto «scandalo», non potevano che compattare l’istituzione, almeno verso l’esterno. Sul fronte interno, invece, la faccenda è un po’ più complicata e non riguarda le accuse a Boffo ma la linea recente del quotidiano cattolico, che a quanto si dice Oltretevere ha provocato qualche irritazione nella segreteria di Stato.

    Per capirla bisogna tenere presente due date: 25 marzo 2007 e 17 agosto di quest’anno. Alla prima risale la lettera che il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, inviò al cardinale Bagnasco, in occasione della sua nomina a presidente della Cei, un testo che fa da sfondo alle tensioni interne degli ultimi tempi. In quella lettera, tra l’altro, il cardinale Bertone scriveva: «Per quanto concerne i rapporti con le istituzioni politiche, assicuro fin d’ora a Vostra Eccellenza la cordiale collaborazione e la rispettosa guida della Santa Sede, nonché mia personale...». Il segretario di Stato, insomma, rivendicava a sé la «guida» di ciò che il cardinale Ruini aveva sempre gestito in modo autonomo, «negli ultimi mesi ho potuto apprezzare ancor meglio il compito che i Pontefici hanno affidato a questa Segreteria, d'intessere e di promuovere le relazioni con gli Stati e di attendere agli affari che, sempre per fini pastorali, debbono essere trattati con i governi civili».

    Una linea «istituzionale» e aliena dalle polemiche politiche che non è cambiata: il 17 agosto si è completato il nuovo assetto della Segreteria di Stato con la nomina di monsignor Ettore Balestrero, 42 anni, a sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. Un mese prima Benedetto XVI aveva nominato monsignor Peter Brian Wells, americano di 46 anni, assessore agli Affari Generali, l’altro «numero tre» della Segreteria di Stato. I vertici sono ora tutti di nomina ratzingeriana e insomma il cardinale Bertone, si spiega Oltretevere, «ha in mano la macchina» più che mai saldamente.

    Per questo la Santa Sede respinge l’idea di una «crisi istituzionale» con il governo. Le polemiche estive non sono piaciute, e non si tratta solo dello «stillicidio » sulle vicende del premier: quando Avvenire ha fatto un parallelo fra le tragedie dei migranti morti in mare e la Shoah, «in segreteria di Stato sono rimasti sconcertati».

    Il cardinale Bertone, tre giorni fa, diceva in un’intervista all’ Osservatore Romano : «È invalsa l'abitudine di imputare al Papa — o, come si dice, soprattutto in Italia, al Vaticano — la responsabilità di tutto ciò che accade nella Chiesa o di ciò che viene dichiarato da qualsiasi esponente o membro di Chiese locali, di istituzioni o di gruppi ecclesiali. Ciò non è corretto».

    Del resto, è un segnale...

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    CEI,
    Chiesa cattolica,
    Vaticano
    Comments: 0 | Views: 75Last Post by: izolano (31/8/2009, 15:36)
     

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