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    view post Posted on 2/1/2011, 11:30 by: izolanoReply
    Segnalo questo articolo edito da Peacereporter nel 2008 da cui si evince come i problemi della comunità cristiana copta d'Egitto, emersi nel sanguinoso attentato di Alessandria d'Egitto, trovino le loro radici in una strisciante discriminazione che viene esercitata da tempo ai loro danni

    Nasce il primo canale televisivo cristiano in Egitto
    In Egitto da ieri c’è un canale televisivo in più. E non è una novità da poco. Aghapy Tv, questo il nome dell’emittente, sarà la prima televisione egiziana di area cristiana. Cristiana copta, per la precisione, cioè la prima voce di una comunità che rappresenta quasi il 10 percento della popolazione egiziana.

    Libertà di espressione. I copti in Egitto non hanno una vita facile. Discriminati sul lavoro e nella società, discriminati nella libera espressione della loro fede, nella costruzione dei loro luoghi di culto, subiscono un razzismo strisciante nell’opinione pubblica e nella cultura egiziana. Il progetto di Aghapy Tv ha quindi un duplice scopo: essere uno strumento per tutti i cristiani copti in Egitto e dare a tutti gli altri egiziani un’immagine meno oppressa da stereotipi e pregiudizi. La presentazione del canale televisivo, avvenuta ieri al Cairo, ha chiarito che i suoi programmi avranno un esplicito contenuto religioso e saranno rivolti a un pubblico di famiglie: cartoni animati, documentari, approfondimenti e così via. Ma la preoccupazione con la quale alcuni giornalisti egiziani hanno accolto la notizia della nascita di Aghapy Tv è un’altra: quella che la televisione cristiana alimenti la tensione tra i copti e i musulmani.

    Violenze religiose. La preoccupazione è fondata: il 21 ottobre scorso, ad Alessandria, gli scontri tra musulmani e cristiani causarono la morte di tre persone. Il motivo scatenante della violenza era stata una rappresentazione teatrale che “offendeva l’Islam”, almeno secondo i fanatici religiosi. Si tratta in realtà di un film che gira ad Alessandria in dvd e, secondo i fondamentalisti, la sua diffusione è stata sostenuta dalla comunità cristiana. Il film si chiama “Una volta ero cieco, ma ora vedo” e racconta la storia di un cristiano povero che, solo per vivere meglio in Egitto, si converte all’Islam. Subito dopo si pente della sua scelta e vuole tornare alla fede cristiana, ma la nuova conversione gli viene vietata e viene minacciato di morte in quanto apostata. Un gruppo di fanatici musulmani ha allora attaccato i fedeli cristiani che uscivano dalla chiesa di San Giorgio ad Alessandria uccidendo tre persone. I copti denunciano quella che, a loro dire, è una sorta di ‘complicità’ di Stato verso i musulmani violenti. Dopo gli incidenti del 21 ottobre il governo del Cairo ha annunciato che le chiese cristiane sono state messe sotto la protezione della polizia ma, secondo alcune organizzazioni non governative internazionali, le autorità egiziane non fanno abbastanza per fer...

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    Tags:
    copti,
    cristianesimo,
    Egitto,
    persecuzioni cristiane
    Comments: 0 | Views: 46Last Post by: izolano (2/1/2011, 11:30)
     

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